martedì 6 maggio 2008

Consiglio comunale del 29 aprile 2008


Il consiglio comunale del 29 aprile è stato uno dei più difficili che io abbia affrontato. La seduta è iniziata alle 20:15 con l’intervento del sindaco Rino Vendola, il quale ci ha informato – come sempre a posteriori – dell’ennesimo rimpasto nella Giunta di centrosinistra. Il sindaco Vendola aveva offerto il posto di Assessore ai Servizi Sociali a Emanuele Di Gennaro; Di Gennaro tuttavia ha rifiutato e l’incarico è stato girato a Pina Lombardi, che ha parlato per la prima volta all’assemblea. Qui di seguito riporto la mia replica:

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, permettetemi di rivolgere in primo luogo un saluto al nuovo Assessore, l’amica Pina Lombardi, alla quale auguro un impegno proficuo nel suo incarico. Conosco da tempo l’assessore Lombardi, in quanto laica consacrata, e pertanto penso di potermi intendere molto bene con lei visto che anch’io non ho mai fatto mancare alla Chiesa il mio apporto come attivista.
Tuttavia, assessore Lombardi, in quest’Aula si fa politica, non altro; in quest’Aula si fa politica e la politica è un’assunzione di responsabilità personale nei confronti della comunità, al servizio della comunità alla quale si appartiene. Dalla tua nomina, purtroppo, stasera emerge un dato di fatto: in questo Consiglio Comunale la politica è stata sconfitta. Infatti la maggioranza di centrosinistra non ha avuto la capacità politica di esprimere un rappresentante politico in seno all’importante Assessorato dei servizi sociali, e quindi s’è rivolta all’assessore Lombardi come esponente – per così dire – tecnico nel settore. Evidentemente da quest’episodio la politica ne esce malconcia, ed esce malconcio anche il centrosinistra gravinese: è un po’ come se emergesse che tutti gli assessori che prima dell’amica Pina Lombardi hanno avuto la delega ai servizi sociali siano stati bocciati, abbiano fallito; è un po’ come se emergesse che con loro abbia fallito tutta la politica.
Oggi si tenta di mettere in campo una persona autorevole, in questo ruolo; ma temo che proprio quest’autorevolezza porti qualcuno a tentare di confondere la politica, ossia la responsabilità nei confronti della comunità, con gli impegni quotidiani che la persona in questione riveste. Io credo che gli impegni da laica consacrata dell’amica Pina Lombardi siano indubbiamente una cosa lodevole; dall’altro lato, non vedo di buon occhio che un Assessorato venga attribuito esclusivamente su questa base.
Mi dispiace perché questo brutto colpo per la fallimentare maggioranza che mal governa Gravina, per la maggioranza che non è in grado di scegliere un proprio esponente da destinare a un Assessorato, è di fatto un brutto colpo alla politica, potenzialmente un colpo mortale. Assessore Lombardi, lei comprende che la mia stima per lei resta indubbiamente immutata, ma non ritengo che una giunta comunale possa diventare una specie di ufficio della Caritas! Mi perdoni, assessore Lombardi, ma se fossi stato al suo posto non avrei accettato quest’incarico in un settore così delicato. Proprio per la sua nota e ammirevole attività personale, avrei preferito restare nell’ombra e non accettare questa responsabilità così grave; avrei preferito rifiutare un incarico che potrebbe, e mi auguro di no, gettare ombre sul suo stesso impegno personale che le ha garantito l’Assessorato. Ha voluto correre questo rischio, è una scelta personale che rispetto ma non condivido affatto.
Da capo dell’opposizione ho già avuto modo di dire negli scorsi consigli comunali che la disponibilità a collaborare con la maggioranza per il miglioramento del Piano di Zona e per una vigorosa crescita delle opportunità offerte dai servizi sociali a Gravina è massima. Disponibilità massima tuttavia non vuol dire accettare supinamente una sconfitta della politica; disponibilità massima non vuol dire accettare che una maggioranza che governa, per quanto male, la nostra città all’improvviso getti la spugna e affidi uno degli Assessorati più delicati a un esponente avulso dalla vita politica locale. Fermo restando il mio rispetto per lei, assessore Lombardi, averla scelta significa che la politica a Gravina non riconosce più al suo interno degli uomini capaci di ben operare in questo settore. Di fronte al rifiuto di Emanuele Di Gennaro il sindaco Vendola ha ritenuto opportuno uscire dalla politica e rivolgersi a una laica consacrata; il Sindaco ha fatto questa scelta, l’assessore Lombardi ha scelto di accettare, io non mi sento di condividere nessuna di queste scelte. Ciò nonostante buon lavoro e in bocca al lupo.

Dopo la replica di Pina Lombardi, la seconda parte del Consiglio è stata dedicata all’approvazione del Piano Comunale Tratturi, altra grande figuraccia dell’amministrazione Vendola, riguardo al quale mi sono espresso come segue:

Signor Presidente, l’assessore Bellocchio per prima cosa ha detto con estrema nonchalance che il consigliere Carulli s’è recato presso l’ufficio regolare in qualità di Capogruppo del Partito Democratico – anomalia non da poco, visto che a quanto pare il ruolo dell’ufficio tecnico spetta al dirigente, che peraltro ha firmato il PCT come proponente. Evidentemente il consigliere Carulli è stato segretamente nominato Assessore all’urbanistica o dirigente dell’ufficio tecnico; quindi gli faccio i miei più cari auguri: congratulazioni, consigliere Carulli, lei è stato nominato dirigente dell’ufficio tecnico, nonché ingegnere!
Ne approfitto, consigliere Carulli, per segnalarle che tutti noi Consiglieri abbiamo ricevuto delle note che ci invtano a rivedere questo piano, che pone vincoli di 111 metri dalla fascia che va dalla Tarantina verso Spinazzola. Evidentemente la città di Gravina ha bisogno di essere vincolata ulteriormente; voi che avete redatto il piano, avete desiderio e intenzione di vincolare Gravina. A questo punto però, visto che il dirigente non è in grado di andare a Bari per risolvere questi problemi, visto che ci vuole l’ingegnere Carulli, scusatemi ma credo che sia doveroso invitare l’attuale dirigente tecnico a dimettersi. Se il suo lavoro lo fa il nuovo dirigente Carulli, almeno risparmiamo i soldi, risparmiamo i soldi che i cittadini di Gravina versano a quest’amministrazione! Se inoltre non è in grado di risolvere questi problemi nemmeno l’Assessore competente, bene, si dimetta anche lei, Assessore, visto che il suo lavoro viene svolto dal nuovo Assessore Carulli, che a quanto pare lo sa fare meglio di lei!
Non si può pensare di portare un provvedimento così serio e importante per il quale si sono espressi avvocati e privati i quali ci hanno segnalato come l’Amministrazione stia prendendo una cantonata vincolando di fatto tutto il territorio. E questa maggioranza cosa fa? Ritira il punto all’ordine del giorno e non dice che evidentemente un dirigente ha sbagliato, che un Assessore non è in grado di affrontare un problema. Evidentemente, cari colleghi, noi veniamo in quest’Aula per perdere tempo.
Non credo che noi meritiamo queste cose; non credo che Gravina meriti queste cose. Prima di agire in maniera sconsiderata pensateci, riflettete, sappiate muovervi, leggete le norme! Non pensate di poter governare solo perché siete maggioranza e disponete di ventitre Consiglieri che votano a favore anche se si tratta di materie ostiche delle quali spesso non riescono a capire il senso tecnico. Per fortuna dei privati si sono accorti della truffa che stava venendo di fatto perpetrata ai loro danni, con l’apposizione di vincoli illegali, e l’Amministrazione è stata costretta a fare marcia indietro senza nemmeno chiedere scusa.
Invito questa maggioranza e questa Giunta ad assumersi seriamente le responsabilità, e a non bistrattare più questo paese (come ha detto il mio collega, capogruppo Michele Lorusso). I risultati locali delle ultime elezioni politiche hanno dimostrato inequivocabilmente che la maggioranza dei gravinesi è con noi, col Popolo della Libertà, e che voi siete maggioranza solamente perché avete i numeri in Aula, e per questo vi sentite sovrani. Se ancora una volta dimostrate di non avere capacità tecniche per governare, vi prego di andare via per il bene di questo paese, altrimenti continuerete a fare danni e noi consiglieri continueremo a venire in Aula per sentirci dire che un provvedimento così importante è stato ritirato perché dei privati hanno notato che l’ufficio tecnico e l’Assessore competente hanno preso una cantonata. Se non siete in grado di rivestire un ruolo, dico che la prima cosa che dovreste fare è dimettervi. Grazie.

Infine il capolavoro. Nel corso della discussione per l’approvazione della relazione sul fabbisogno turistico-ricettivo, un emendamento presentato dal consigliere Leo Vicino e appoggiato da me e da tutto il Popolo della Libertà ha gettato scompiglio nella maggioranza di centrosinistra. L’emendamento chiamava il Consiglio Comunale a “verificare e adeguare con cadenza annuale il fabbisogno turistico-ricettivo in merito sia ai posti letto realizzati sia al flusso turistico”. A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale, Fedele Lagreca, sospende la seduta per cinque minuti. È mezzanotte e mezza. Le ultime parole del Presidente, messe a verbale, sono “cinque minuti e siamo in Aula”. A questo punto, la maggioranza sparisce, nel vero senso della parola. Il centrodestra attende inutilmente che il centrosinistra prima o poi torni in Aula. All’1:24, ossia circa un’ora dopo la sospensione, la seduta riprende con l’appello, dal quale emerge che ci sono 7 presenti (Prezzano, Varvara, Peragina, Paolo Calculli, Lamuragia e Vicino) e 24 assenti (il sindaco Vendola, Carulli, Cardascia, Petrara, Calderoni, Valente, Lagreca, Serangelo, Lupoli, Di Battista, Francesco Schinco, Raffaele Lorusso, Giuseppe Schinco, Santomasi, De Benedictis, Mazzarella, Ciaciulli, Carone, Fatigati, Masiello, Michele Lorusso, D’Agostino, Mandolino, Petrone e Cornacchia); quindi all’1:30 di notte la seduta viene dichiarata non valida per l’assenza del numero legale. Si può davvero dire che a Gravina c’è una maggioranza fantasma!