giovedì 23 ottobre 2008

Nota stampa sul dissesto finanziario

Riproduco il testo integrale di una mia dettagliata nota stampa che ho inviato ai mezzi d'informazione nazionale perché le intricate e preoccupanti vicende politiche di Gravina abbiano la giusta eco.

In qualità di esponente del Popolo della Libertà di Gravina in Puglia, ed ex vicepresidente del Consiglio Comunale, sento il dovere di segnalare la preoccupante situazione politica ed economica nella quale versa il nostro paese.

Fino allo scorso mese di luglio era sindaco di Gravina l’avv. Rino Vendola, segretario cittadino del Partito Democratico, a capo di una coalizione di centrosinistra che coincideva grossomodo con l’Unione di Prodi. L’avv. Vendola si è distinto per una gestione autoritaria della cosa pubblica, mostrando alcun rispetto per la corposa parte del paese rappresentata in Consiglio dai partiti di centrodestra, e talvolta addirittura sprezzo della legalità. Non di rado la giunta dell’avv. Vendola ha provveduto a sovvertire l’ordine del giorno trascinando le sedute fino a notte fonda (Consiglio del 6/672008), a far iniziare la seduta con un ritardo superiore alla tolleranza massima stabilita dalla legge (Consiglio del 18/6/2008), o a organizzare la maggioranza in maniera tale da far mancare il numero legale (Consiglio del 25/6/2008). Più volte questa situazione oggettivamente atipica, che impediva il regolare corso della democrazia cittadina, è stata segnalata tanto al Prefetto di Bari quanto al Ministro dell’Interno.

Il culmine è stato raggiunto nel corso del Consiglio del 30/6/2008, quando il bilancio di previsione 2008 e il bilancio pluriennale 2008/2010 sono stati approvati in mancanza del numero legale previsto dallo stesso Statuto Comunale. Questo grave avvenimento ha prodotto una denunzia nei confronti del Presidente e del Segretario del Consiglio Comunale di Gravina e un’interrogazione parlamentare al riguardo da parte del senatore Luigi Dambrosio Lettieri (PdL), depositata a Palazzo Madama l’8/7/2008 e sottoscritta anche dai senatori Poli Bortone, Mazzaracchio, Costa, Gallo, Saccomanno, Amoruso, Azzollini, Licastro Scardino, Nessa e Morra. Questa situazione è parsa inoltre oggettivamente lesiva dell’immagine di un’istituzione democratica.

L’impasse politico è stato parzialmente superato grazie alla notifica di sfiducia, depositata l’11/7/2008, da parte di sedici consiglieri comunali. Ritengo particolarmente indicativo che sei di costoro fossero stati eletti nelle file della coalizione di centrosinistra che sosteneva l’avv. Vendola: un’esplicita ammissione che le stesse forze di centrosinistra non si ritengono in grado di riuscire a governare. Il decadimento della giunta Vendola, eletta nell’aprile 2005, è pervenuto addirittura con due anni d’anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura.

Le elezioni municipali sono ora previste per la primavera del 2009, ma il commissariamento del Comune di Gravina giunge in un momento critico e senza precedenti per quel che riguarda l’economia locale. Le due amministrazioni di centrosinistra che si sono recentemente succedute hanno infatti lasciato in eredità un disavanzo di circa 20 milioni di euro.

La particolare gravità del momento è certificata da una relazione sulla verifica amministrativo-contabile operata nei mesi scorsi da un Dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica. Questa verifica pone in evidenza un impressionante elenco di irregolarità e carenze, fra le quali spiccano:
- la mancata approvazione entro i termini previsti dei rendiconti di gestione 2002-2006 e del bilancio di previsione 2007;
- l’approvazione degli incrementi alle aliquote ICI oltre i termini previsti dalla normativa vigente;
- la comprovata inattendibilità dei dati di bilancio di previsione 2007;
- varie irregolarità relative alla gestione dei residui pecuniari nelle casse del Comune;
- varie anomalie nella gestione del patrimonio immobiliare del Comune;
- varie criticità in materia di debiti fuori bilancio;
- varie irregolarità nelle operazioni di ristrutturazione dell’indebitamento comunale;
- illegittimo affidamento del servizio di pubblico trasporto scolastico e urbano;
- illegittima proroga del contratto di affidamento dei servizi per i rifiuti solidi urbani;
- varie irregolarità in materia di incarichi esterni di consulenza;
- errata quantificazione del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane;
- irregolare erogazione generalizzata di premi di produttività;
- varie illegittimità riguardo all’erogazione di indennità;
- indebita monetizzazione di ferie non godute in favore di dirigenti comunali.

Tale situazione certifica tragicamente la pessima amministrazione delle giunte del centrosinistra locale e lascia intravedere, non troppo lontano, lo spettro del dissesto finanziario per il Comune di Gravina in Puglia.

Chiedo pertanto ai mezzi d’informazione di dare a questa mia nota lo spazio che riterranno adeguato.

martedì 21 ottobre 2008

Il Ministero si esprime sui tratturi

Ricorderete che lo scorso 19 settembre avevo spedito al commissario prefettizio Domenico Di Gioia una lettera per richiedere l'annullamento del Piano Comunale dei Tratturi (Pct) approvato con delibera lo scorso 31 luglio. Potete leggere il testo integrale della lettera cliccando qui. Avevo inviato la lettera, per conoscenza, anche al Prefetto di Bari e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, evidenziando come la delibera del commissario prefettizio fosse “illegittima per falsa e/o erronea rappresentazione della realtà”. Il documento di delibera contemplava infatti gravi mancanze, come l’omissione dell’intera circonvallazione di Gravina o l’imprecisa catalogazione delle aree tratturali. In particolare, la lettera sottolineava come le valutazioni riguardanti tratturi e tratturelli fossero “sicuramente illegittime e ingiuste, e certamente foriere di contenzioso”.
Sono felice di comunicare che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per mezzo della Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, ha spedito lo scorso 13 ottobre al commissario prefettizio Domenico Di Gioia e, per conoscenza, al Prefetto di Bari e a me, la lettera che riproduco qui di seguito:
Facendo seguito all'esposto del 19.09.2008 trasmesso dal rag. Giuseppe Prezzano, già Vice presidente Vicario del sospeso Consiglio Comunale di Gravina - con cui si invoca l'eventuale annullamento, in autotutela, della Deliberazione n.3 del 31.07.2008, avente ad oggetto l'Approvazione del Piano Comunale tratturi, per erronea e/o falsa rappresentazione della realtà - si invita a voler accertare quanto in esso illustrato e a far conoscere le eventuali determinazioni adottate o che si intendono adottare.
Le istituzioni si stanno dunque adoperando per certificare l'inaccettabile situazione che avevo subito segnalato e per intervenire adottando tutte le conseguenze del caso.

giovedì 2 ottobre 2008

Al Comune mancano 20 milioni di euro

La notizia era nell'aria da tempo. Già anni fa, tanto io personalmente quanto Forza Italia e gli altri partiti di centrodestra avevamo allertato la cittadinanza riguardo alle conseguenze pecuniarie della politica delle amministrazioni di centrosinistra capeggiate da Remo Barbi e Rino Vendola. Oggi abbiamo finalmente dati concreti e ufficiali, che fanno vedere non troppo lontano lo spettro del dissesto finanziario del Comune di Gravina in Puglia, un’eventualità disastrosa che ovviamente nessuno si augura.

Prima ancora che una questione di opposizione politica, fare chiarezza sulla gestione della cosa pubblica è un dovere civico. Per questo motivo mi faccio volentieri carico dell'impegno di riferire a fondo riguardo alle numerose irregolarità emerse nel corso di un’indagine ministeriale su sei anni di pessima amministrazione comunale. Inizio riproducendo per intero l'articolo di Michele Maiullari apparso questa mattina su "Il Levante", che contiene un'esauriente esposizione dei fatti:

A seguito di accertamenti amministrativi e contabili svolti fra gennaio e febbraio scorsi da un dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica al Comune di Gravina in Puglia, sono emerse irregolarità. In particolar modo, hanno riguardato il settore bilancio e del personale, nei quali sono state riscontrate inadempienze riferite alle gestioni finanziarie che vanno dal 2002 al 2007, anni in cui le amministrazioni sono state guidate dai sindaci Remo Barbi e Rino Vendola, entrambi di centrosinistra.
Il Ragioniere Generale dello Stato, con nota 104810, protocollata presso il Comune di Gravina in data 16 settembre 2008, invita il Comune ad adottare i provvedimenti necessari per annullare le criticità riscontrate al momento della verifica ministeriale. L'ispezione contabile, dettagliata in sei capitoli e composta da 164 pagine di relazione, interessa la gestione finanziaria dell'Ente locale, l'indebitamento, la finanza derivata, le spese per i contributi, l'affidamento dei servizi pubblici locali, gli incarichi esterni e la gestione del personale.
Molte sono state le procedure "irregolari" e "inattendibili" emerse. Si comincia dalla mancata approvazione da parte dell'Organo consiliare dei rendiconti di gestione relativi al periodo 2002-2006 e del bilancio di previsione 2007 entro i termini previsti dalla normativa. Quindi, ancora bilancio, quel documento contabile che ha deciso le sorti dell'amministrazione di Rino Vendola, con la dimissione davanti a un notaio di Matera di 16 consiglieri, fra maggioranza di centrosinistra e minoranza a seguito dell'approvazione irregolare, con soli 15 consiglieri comunali. Anomalie nella gestione del patrimonio immobiliare che riguardano il mancato aggiornamento dell'inventario, il mancato introito dei canoni di fitto e locazione dei terreni e fabbricati del Comune di Gravina e criticità in materia di debiti fuori bilancio. Anche in materia di erogazione di contributi sono state rilevate irregolarità per i provvedimenti adottati, risultati carenti dei parametri oggettivi per l'individuazione del beneficiario ed erogati in assenza di idonea documentazione attestante l'effettività e l'entità delle spese sostenute dal beneficiario. Servizio pubblico di trasporto scolastico e contratto di affidamento del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sono stati classificati illegittimi e irregolari in seguito alle proroghe dei contratti e mancato intervento del Comune di Gravina in Puglia a indire nuove gare di affidamento. Denaro pubblico, inoltre, è stato elargito per incarichi esterni di consulenza, studio e ricerca senza adeguate procedure selettive di evidenza pubblica né valutazioni comparative nella designazione dei professionisti, senza inoltre l’accertamento del Collegio dei Revisori nel rispetto dei limiti di spesa.
Parliamo di circa 2 milioni di euro per spese legali e 7 milioni per contenziosi, per un buco che sfiorerebbe i 20 milioni.
Nella verifica è venuta fuori anche un’impropria presenza di personale politico nella delegazione trattante di parte pubblica in violazione del principio di distinzione tra i compiti affidati agli Organi politici e l’attività di gestione affidata alla struttura amministrativa. Infine, anche in materia di personale amministrativo sarebbero emerse gravi illegittimità e irregolarità; alcuni passaggi del documento ministeriale evidenziano come alcuni dipendenti comunali abbiano usufruito addirittura di un’indennità come “responsabili d’ufficio”, senza che il contratto prevedesse tale incarico, e l’attribuzione a favore dei dirigenti incaricati di posizioni ad interim di indennità erroneamente quantificate, o ancora l’indebita monetizzazione di ferie non godute in favore di personale dirigenziale.
L’analisi della nota ministeriale non lascia dubbi sulla situazione deficitaria del Comune di Gravina in Puglia, più volte denunciata dai partiti di centrodestra e segnalata agli organi competenti.
“La gestione della cosa pubblica si è rivelata essere così esclusivamente clientelare e disastrosa da minare lo stesso bilancio comunale, facendo intravvedere lo spettro del dissesto finanziario; e Gravina non può più permettersi una simile gestione scriteriata con scelte politiche a vantaggio di pochi e a danno di molti. Ora ne abbiamo l’ennesima conferma”, affermano i partiti del Popolo della Libertà di Gravina.