martedì 27 maggio 2008

Rino Vendola ritira le dimissioni


Com'era forse prevedibile, il sindaco Rino Vendola ha dunque ritirato le proprie dimissioni entro i termini consentitigli dalla legge. Non per questo la situazione migliora. Al riguardo potete leggere il comunicato congiunto di Michele Lorusso e Leo Vicino intitolato Il Sindaco Vendola non si smentisce mai.

Per quel che riguarda la grave situazione dei rifiuti a Gravina, invece, pubblico oggi la notifica del comunicato stampa del gruppo consiliare del Popolo della Libertà presso la Regione Puglia, che sottoscrivo in pieno:

EMERGENZA RIFIUTI E AUMENTO TARSU, IL PDL REGIONALE INSIEME AL PDL DI GRAVINA: PER GLI ERRORI DEI DUE VENDOLA

NON POSSONO PAGARE I CITTADINI

"In piena sintonia con i consiglieri comunali del Pdl di Gravina e con quanto già da noi precedentemente sostenuto e formalmente richiesto a più riprese per l’emergenza rifiuti che grava sui bilanci delle famiglie di molti Comuni pugliesi, in sede di assestamento di Bilancio, presenteremo un nuovo emendamento per chiedere che la Regione Puglia stanzi dal proprio Bilancio autonomo una somma non inferiore a 7 milioni di euro per compensare i maggiori costi di smaltimento dei rifiuti che gravano sui Comuni dei Bacini Lecce 3 e Lecce 3 (almeno 5 milioni di euro) e sul Comune di Gravina (2 milioni di euro)”. Lo sostengono il capogruppo di Fi – Pdl, Rocco Palese; e i consiglieri regionali Massimo Cassano, Sergio Silvestris e Giammarco Surico, al termine di un incontro avuto questa mattina con i consiglieri comunali del Pdl di Gravina, Prezzano, Lorusso, Vicino e Petrone, in merito all’aumento della tassa sui rifiuti nel Comune di Gravina che aveva portato nei giorni scorsi il Sindaco di centrosinistra e segretario cittadino del PD, Rino Vendola, a scrivere una polemica lettera di dimissioni ricca di accuse nei confronti della Giunta regionale di Nichi Vendola.

“Ribadiamo ancora una volta - dicono i consiglieri regionali - che da parte nostra non c’è alcuna volontà di riaprire nessuna discarica come strumentalmente l’assessore Losappio ci attribuisce. Siamo però convinti che non è giusto che siano i cittadini a pagare con le loro tasche l’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti, causato dai ritardi accumulati dal Commissario Vendola e dalla Regione Puglia da lui guidata”.

Infine i consiglieri si rivolgono al Sindaco di Gravina: “A Gravina purtroppo è in azione un Vendola al quadrato. Il 20 maggio scorso il Sindaco Vendola si dimetteva 'coraggiosamente' scrivendo al Prefetto: Trovo incongruo il dover aumentare del 20% la tassa imposta ai cittadini per il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani e facendo riferimento al ritardo nella realizzazione del nuovo impianto di Spinazzola diceva: Ho ritenuto e ritengo che per tale ritardo non si possano far carico le comunità, quindi ho provveduto a costituire in mora la Regione Puglia. Naturalmente non ci sono orecchie che rispondano. Non voglio passare per un Sindaco che aumenta i balzelli. Passano due giorni e il 22 maggio il Sindaco con una nuova lettera al Prefetto ritira le dimissioni. Gli chiediamo quindi: dal 20 al 22 maggio cosa è cambiato? Ha per caso avuto rassicurazioni dalla Regione Puglia sul fatto che sarà la stessa Regione a farsi carico di quegli aumenti? La Giunta Vendola gli ha per caso promesso che avrebbe creato le condizioni affinché lui non debba aumentare i balzelli? O, forse – concludono i consiglieri regionali - il Sindaco ha preferito rispondere agli ordini di bottega e di partito ritirando le dimissioni per questioni 'di immagine' così calpestando i diritti dei cittadini e perdendo una buona occasione per salvare la faccia? E, chiediamo a Losappio, si è capacitato che, in assenza di decreti di commissariamento per la gestione straordinaria del ciclo dei rifiuti, non può essere la Protezione Civile a stanziare fondi ma deve essere la Regione? Infine, la Giunta Vendola e i consiglieri di maggioranza espressione della Murgia e del Salento, sono pronti a votare il nostro emendamento con cui la Giunta regionale si assume le proprie responsabilità e salva le tasche dei cittadini?”.

venerdì 23 maggio 2008

A Gravina più tasse e più rifiuti


Trascrivo il comunicato stampa dello scorso 21 maggio di Rocco Palese, capogruppo di Forza Italia - Popolo della Libertà alla Regione Puglia:

EMERGENZA RIFIUTI: DA GRAVINA A GALATINA I SINDACI DI SINISTRA AUMENTANO LE TASSE ACCUSANDO VENDOLA E IL GOVERNO REGIONALE

Da Gravina a Galatina, passando per Poggiardo e per quasi tutti i Comuni della Puglia, i Sindaci sono costretti ad aumentare le tasse sui rifiuti in danno dei cittadini per colpe che non sono né dei Sindaci né dei cittadini, ma della Regione e dell’ex Commissario Vendola che ha accumulato ritardi e decisioni irreponsabili.

Il Sindaco di Gravina, di centrosinistra, arriva a dimettersi per la disperazione di aver per lungo tempo cercato di indurre la Regione alla ragione. Dice che non se la sente di mettere le mani nelle tasche dei cittadini per colpe non imputabili alla sua Amministrazione e che è stato incosciente da parte della Regione chiudere la discarica di Altamura quando non era ancora pronto, per ritardi sempre del Governo regionale, l’impianto di Spinazzola. Il Sindaco di Gravina dice che alla Regione non ci sono orecchie che ascoltano.

E altrove va anche peggio: il 13 maggio scorso la Giunta comunale di Galatina, sindaco di centrosinistra, ha approvato una Delibera, la N. 168, con cui scrive nero su bianco che i costi di smaltimento dei rifiuti nel suo Bacino sono aumentati per colpa del Governo Regionale che ha deciso la chiusura della discarica di Nardò prima che fossero pronti i nuovi impianti ed ha anche imposto il passaggio di biostabilizzazione dei rifiuti dall’impianto privato della Sud Gas di Poggiardo. Per questo nel Comune di Galatina i costi di smaltimento dei rifiuti quasi raddoppiano, passando da 44 a 76 euro a tonnellata, ovviamente con ripercussioni sulle tasche dei cittadini.

Una situazione di emergenza totale, più grave e più costosa di quella che ancora c’era in Puglia a gennaio 2007, quando il Presidente Vendola decise assurdamente di porre fine alla gestione commissariale sostenendo che l’emergenza fosse finita. Con quella improvvida decisione Vendola non solo ha scaricato la patata bollente sulle Province, nonostante la contrarietà dei Presidenti di Bari e Lecce sempre di centrosinistra,ma ha di fatto obbligato i Sindaci ad aumentare le tasse ai cittadini, visto che con il commissariamento sono finiti anche i fondi governativi che in virtù della gestione straordinaria arrivavano in Puglia.

Adesso chiediamo che Vendola venga subito in Consiglio Regionale a riferire sulla situazione di tutti i Bacini della Puglia, di tutti i cantieri degli impianti, di tutti i Comuni in cui i Sindaci hanno dovuto aumentare le tasse e che, come chiediamo ormai da due anni, reperisca nel Bilancio autonomo della Regione e stanzi in favore di Comuni i fondi necessari a compensare gli aumenti delle tariffe, affinché smettano di pagare i cittadini per errori e ritardi che sono solo suoi.

Rocco Palese
Capogruppo Forza Italia Regione Puglia

giovedì 22 maggio 2008

Consiglio Comunale del 20 maggio 2008

Il Consiglio Comunale di martedì scorso è stato brevissimo, ed è consistito esclusivamente nella lettura della lettera di dimissioni presentata dal sindaco di Gravina, avv. Rino Vendola. Il Consiglio ha preso atto della sua decisione e, in attesa della decorrenza dei venti giorni che la legge prevede per ritirare le dimissioni, la seduta è stata rimandata a data da destinarsi.

mercoledì 21 maggio 2008

Consiglio Comunale del 14 maggio 2008

Il Consiglio Comunale dello scorso 14 maggio è iniziato con la lettura, da parte mia, dell’interrogazione urgente indirizzata al Sindaco, al dirigente dell’Ufficio Tecnico, al Presidente del Consiglio Comunale e all’Assessore dei Lavori Pubblici, riguardante la morte evitabile del piccolo Giuseppe Di palma e avete già letto integralmente su questo blog. Alla lettura dell’interrogazione è seguita una mia breve dichiarazione:

Signor Sindaco, con questa interrogazione il Popolo della Libertà chiede in maniera forte e urgente delle risposte, perché ancora una volta questa comunità vede come la carenza di impianti sportivi e infrastrutture ricreative incide negativamente sulla sicurezza della nostra società; ancora una volta Gravina vede come dei privati chiedono delle semplici autorizzazioni per costruire dei campi – non degli edifici: dei campi! – e ancora una volta l’Amministrazione Comunale, che avrebbe il dovere morale di sostenere queste iniziative e aiutarle ad emergere, non dà alcuna risposta. Ciò che è avvenuto è un evento grave, e sicuramente vedrà anche l’Amministrazione Comunale esposta a possibili contenziosi: mi deve spiegare, signor Sindaco, perché la sua Giunta fa perdere un contributo di € 85.000 a fondo perduto per poi restare in silenzio e non dare alcuna risposta ai privati e alla cittadinanza. È una cosa inaudita, sulla quale chiediamo chiarimenti, sperando che almeno stasera ci siano delle risposte non tanto a noi singoli consiglieri del Popolo della Libertà quanto alla città di Gravina, che da tempo attende questi impianti. Grazie.

È seguita una risposta piuttosto vaga e confusa del sindaco Rino Vendola (“è giusto che risponda io, se no giochiamo”; “questo paese è fatto da alcuni personaggi che sono dei mercanti e si trovano a fare altri mestieri”; “sono io che faccio un’interrogazione al Consiglio Comunale e alla città e a quelle che dovrebbero essere le autorità morali, etiche, di questa città, che parlano spesso a vanvera”; “sulla mistificazione avete ucciso pure il Padreterno, quindi continuate! Sappiamo chi è che ha ucciso il Padreterno, sono stati i Filistei”; “sul piano della prevenzione, per quello che accade, i bambini devono stare distanti dai vecchi”), dalla quale si ricava soprattutto che il permesso non è stato concesso per via della presenza nel progetto di un ambiente per spogliatoi in cemento armato, “tutto qua”. Questa è stata la mia risposta:

La ringrazio. Dai documenti in mio possesso, signor Sindaco, dai documenti in mio possesso risulta che il progetto presentato nell’ottobre 2006, sul Foglio 118, Particella 1140, sia di proprietà della parrocchia Santissimo Crocifisso. Pertanto, se i miei documenti sono falsi, lei mi deve smentire con quelli in suo possesso, perché sui miei risulta redatta un’istanza della parrocchia. Se poi il progetto ha degli angoli il cemento, be’, è normale che ci sia del cemento per mantenere reti e strutture varie; ma nel progetto c’è soprattutto erba, il campetto è in erba e non in cemento.

I miei documenti, sempre che non siano falsi, fanno risultare che il terreno è proprietà della parrocchia e non di altri. Lei dice che i terreni sono proprietà del Comune, ma io ho in mano dei documenti del Comune che dicono che i terreni sono proprietà della parrocchia.

E soprattutto: le pare ragionevole tirar fuori tanti problemi per una parrocchia che vuol fare un campo da calcio, presentando documenti corretti? Può essere mai che un’Amministrazione non riesca a superare piccole barriere burocratiche per far sì che alla fine venga fuori un’opera pubblica per il bene e nell’interesse della cittadinanza, nell’interesse dei nostri figli?

Io rimango esterrefatto perché poi magari vengono fuori richieste di condono per un piano sopraelevato in più, e l’Amministrazione dà subito il permesso di costruzione in sanatoria. Scusate, ma io lì vorrei vedere un ufficio tecnico e un’Amministrazione caparbi e tenaci nel respingere questi abusi – non nel cassare un campo da calcio! Un campo da calcio sul quale c’era un finanziamento a fondo perduto del quale, per decorrenza dei termini fissati, la parrocchia non ha più potuto usufruire. Questo è il dato di fatto.

Io sono indignato, cari colleghi, io rimango allibito. Vorrei portare in Consiglio Comunale tutte le sanatorie che sono state fatte da quando lei, avvocato Vendola, è sindaco di Gravina: sanatorie su costruzioni abusive regolarmente e puntualmente sanate dall’ufficio tecnico, come se niente fosse! Per questo, signor Sindaco, parlo con la rabbia in corpo: perché non accetto più questo suo modo di fare: bisogna essere attenti a risolvere i problemi, sui quali non è che ci vogliano tanta arte e scienza. Basta un po’ di spirito pratico per capire che un campetto o una piscina sono delle soluzioni per alcuni problemi della città. Voi invece combattete contro campetti e piscine; voglio vedere se siete in grado di combattere contro i palazzi abusivi. Grazie.

È seguita una replica del dirigente dell’ufficio tecnico, al quale il sindaco Vendola ha coraggiosamente preferito cedere la parola. Nella risposta dell’ufficio tecnico, tuttavia, non emerge il punto fondamentale della questione, che ribadisco in prima persona subito dopo:

Il quesito politicamente (oltre che tecnicamente) più rilevante, però, è questo: dopo la nota del Comune risalente al 19 dicembre 2006, non c’è stata nessuna né alcuna nota di ritiro, né alcun documento ufficiale inoltrato dall’ufficio tecnico. Questo è quanto risulta, e su cui non ho ancora avuto risposta: presso l’ufficio tecnico comunale è depositato un progetto per il quale non c’è stata ancora nessuna risposta ufficiale.

La seconda parte del Consiglio Comunale è invece stata dedicata al progressivo sfaldamento della maggioranza di centrosinistra, di fatto superato dalle dimissioni del Sindaco arrivate ieri mattina.


martedì 20 maggio 2008

Rino Vendola si è dimesso

Rino Vendola, sindaco di Gravina eletto nel 2005, ha presentato le sue dimissioni. Questa sera ci sarà un Consiglio Comunale per ratificare la sua decisione; dopo di che si tratterà di attendere 20 giorni durante i quali il Sindaco avrà diritto di ripensarci e tornare in carica.

Potete leggere approfondimenti al riguardo su Notizie Online, Gravina Online e Gazzetta del Mezzogiorno.

giovedì 15 maggio 2008

Interrogazione urgente


Come avete potuto leggere dall'intervista che ho pubblicato ieri, la tragedia della morte del piccolo Giuseppe Dipalma sarebbe forse stata evitabile se si fosse provveduto per tempo alla costruzione di un campo da calcio presso la parrocchia del SS. Crocifisso, per la quale erano previsti fondi regionali già nel 2006. Questi fondi sono andati perduti per la trascuratezza dell'Amministrazione comunale e del sindaco Vendola, il quale ha rimandato di volta in volta l'utilizzo dei fondi finché non sono più stati a disposizione, nonostante il progetto per la costruzione del campetto fosse già stato ultimato. Per questo motivo ho presentato all'Amministrazione comunale un'urgente interrogazione consiliare, di cui pubblico il testo integrale:


Ill.mo Sig. Sindaco
Comune di Gravina in Puglia (Ba)

Ill.mo Dirigente UTC
Comune di Gravina in Puglia (Ba)

Ill.mo Presidente Consiglio Comunale
Comune di Gravina in Puglia (Ba)

Ill.mo Assessore ai LL.PP.
Comune di Gravina in Puglia (Ba)


I sottoscritti Prezzano Giuseppe, in qualità di Vice-presidente vicario del Consiglio Comunale, e Lorusso Michele, consiglieri comunali di F.I.- Popolo della Libertà,

premesso

-che la Parrocchia SS Crocifisso otteneva assegnazione di contributo regionale ai sensi della L.R. n.32/85, art.9 bis per interventi di impiantistica sportiva;
-che la Parrocchia SS. Crocifisso presentava istanza in data 10.10.2006, prot.29099, tesa all’ottenimento del Permesso di costruire, relativo al progetto di un impianto campo di calcetto L.R. 32/85 su un terreno di sua proprietà;
-che il Comune di Gravina, Direzione assetto e uso del territorio-servizio pianificazione urbanistica ed edilizia con nota del 19.12.2006 prot.n.35748, chiedeva di produrre al parroco della parrocchia SS. Crocifisso ulteriori atti al fine di definire e completare l’attività istruttoria, nonché precisava che l’intervento proposto necessitava di un atto in variante urbanistica di esclusiva competenza del Consiglio Comunale;
-che la Parrocchia SS. Crocifisso su invito dell’amm.ne comunale dell’ufficio tecnico ripresentava istanza nel settembre 2007 con nuovi elaborati progettuali sempre tesi all’ottenimento del Permesso di costruire, relativo al progetto di un impianto sportivo con campo di calcetto ai sensi della Legge Regionale n.13/2001 su altro sito;

considerato

-che l’ufficio tecnico non ha mai depositato nessuna proposta per il Consiglio Comunale dopo la nota del 19.12.2006;
-che l’ufficio tecnico non ha mai giustificato la mancata approvazione della prima istanza del 10.10.2006;
-che a causa della mancata approvazione del progetto sull’istanza presentata, la Parrocchia ha perso il finanziamento a fondo perduto di € 85.000,00 circa per la realizzazione dell’impianto sportivo;
-che l’ufficio tecnico non ha ancora a tutt’oggi risposto alla nuova presentazione di istanza di richiesta di ottenimento di permesso di costruire del settembre 2007;
-che il quartiere non ha nessun impianto sportivo per far giocare i bambini e ragazzi;
-che il Comune non doveva e deve erogare somme;
-che l’iniziativa è totalmente privata;

interrogano

il Sindaco, il Dirigente UTC, l’assessore, per sapere:
-le ragioni per non aver presentato nessuna proposta per il Consiglio Comunale per apportare la variante urbanistica al vigente PRG, onde poter rilasciare il permesso di costruire alla Parrocchia SS. Crocifisso per la realizzazione dell’impianto sportivo-campo di calcetto;
-le ragioni per aver fatto perdere il finanziamento ottenuto dalla Parrocchia SS. Crocifisso dalla Regione Puglia per la realizzazione dell’impianto sportivo-campo di calcetto;
-le ragioni per non aver ancora dato nessuna risposta alla ripresentazione del nuovo progetto presentato nel settembre 2007;
-l’elenco dei permessi di costruire rilasciati dal settembre 2007 a tutt’oggi.

Tanto si chiede al fine di tutelare il pubblico interesse, l’immagine tutta e il buon nome della Città.

mercoledì 14 maggio 2008

La morte di Giuseppe e il campo che non c'è

Pubblico l'articolo di Michele Maiullari apparso lo scorso sabato 10 maggio su Il Levante, all'interno di un servizio speciale dedicato alla morte del piccolo Giuseppe Dipalma. Si tratta di uno spunto su cui riflettere riguardo alle responsabilità dell'accaduto e soprattutto, spero, di un punto di partenza per guardare al futuro e provvedere coi fatti alla sicurezza e alla felicità dei nostri figli.

Come non ricordare le parole espresse dal consigliere Pino Prezzano, vicepresidente vicario di FI-PdL in Consiglio Comunale, nella seduta del 16 aprile. Le sue parole sono state un monito a quello che è nuovamente accaduto di tragico nei giorni scorsi. Il rammarico è forte anche quando si pensa alla mancata realizzazione di un campo da calcio nella parrocchia del SS. Crocifisso.
"Forse la tragedia del piccolo Giuseppe si poteva evitare. Il Sindaco deve riflettere sull'atteggiamento di scarso buon senso che ha avuto nel recente passato, nel 2006-7, quando non si è proceduto a intervenire mediante una variante urbanistica per dare la possibilità alla parrocchia del SS. Crocifisso, a pochi metri dalla casa di Giuseppe, di realizzare un campo da calcio di utilità pubblica. Il mio richiamo non dev'essere interpretato come un atteggiamento di speculazione politica, ma il mio senso civico lo impone, e deve far riflettere l'intera comunità gravinese su quello che l'Amministrazione non fa e non ha fatto" - queste le parole di Prezzano.
Era il 9 febbraio 2006 quando l'Assessorato alla trasparenza e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia comunicava al parroco della chiesa, don Saverio Ciaccia, l'assegnazione di 84.978 euro su una spesa complessiva di 200.000, per impiantistica sportiva. In data 8 agosto 2006, la stessa regione Puglia comunicava di ottemperare all'elaborazione del progetto esecutivo, per ottenere il contributo regionale già assegnato, nei termini di 180 giorni da agosto e quindi entro febbraio 2007.
Un mesetto dopo, per tramite del parroco don Saverio, la parrocchia trasmetteva competente ufficio tecnico del Comune e al Sindaco il progetto esecutivo per la realizzazione dell'impianto sportivo con campo da calcetto, mettendo in evidenza che l'opera era oggetto di finanziamento pubblico della Regione Puglia con delibera di G.R. n.1228 del 4/8/2006; L.R. 32/85 art. 9 bis; determinazione dirigenziale n.325 del 5/12/2005. Solo alla data del 19/12/2006, e quindi dopo quattro mesi di attesa, il Comune rispondeva all'istanza progettuale della parrocchia SS. Crocifisso con una nota in cui si chiedeva ulteriore documentazione e si precisava che l'intervento proposto necessitava di una variante urbanistica di competenza del Consiglio Comunale.
A questa comunicazione "non è seguito altro - spiega il consigliere Prezzano - che la perdita di questo finanziamento regionale che poteva dare al rione e alla comunità una struttura pubblica utile ai ragazzi". Come non interrogarsi sul buon senso? Soprattutto quando la sofferenza è reiterata.
Non si doveva costruire un grattacielo, né occultare la gravina, non si doveva abbattere chiese rupestri o impiantare attività commerciali su un sito archeologico, ma si poteva dare una risposta alle tante domande cui la città e soprattutto i ragazzi esigono risposte. Forse Giuseppe avrebbe giocato nel campo da calcio della parrocchia e non avremmo parlato di un tragico epilogo.

martedì 13 maggio 2008

Berlusconi chiede la fiducia


Questa mattina il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha chiesto alla Camera dei Deputati la fiducia per il suo nuovo Governo. Ha pronunciato un discorso di alto profilo, da statista che guarda non solo alla gestione dell'orticello della propria maggioranza ma alle istanze di tutti gli Italiani, anche di coloro i quali non l'hanno votato preferendo altri partiti. L'intero discorso può essere rivisto e riascoltato cliccando qui.

sabato 10 maggio 2008

Un Ministro per Gravina


(Leo Vicino, Michele Lorusso, il ministro Raffaele Fitto e io
a Gravina il 5 aprile 2008)


Nello scorrere la lista dei validi ministri scelti dal presidente Berlusconi per la formazione del suo IV Governo, mi ha particolarmente rallegrato leggere il nome di Raffaele Fitto per gli Affari Regionali. Non solo per la stima che ho per il politico, già ottimo Presidente della Regione Puglia, e per l'uomo, al quale mi lega una fraterna amicizia. Sono stato felice perché il neo-ministro Raffaele Fitto ha dimostrato più volte la sua vicinanza e sensibilità nei confronti della gente di Gravina, dove non ha mai fatto mancare il suo apporto. Il giorno dopo la vittoria alle elezioni politiche, in aprile, Raffaele Fitto mi ha spedito una mail di ringraziamento per lo straordinario risultato conseguito dal Popolo della Libertà a Gravina; oggi siamo noi a ringraziare lui per aver portato i nostri voti, la nostra stima e amicizia nei suoi confronti da Gravina fino al Consiglio dei Ministri!



I Ministri del governo Berlusconi IV

Ecco la lista completa dei Ministri del IV governo Berlusconi, che ha giurato giovedì nelle mani del Capo dello Stato:

Esteri - Franco Frattini (PdL)
Interno - Roberto Maroni (Lega)
Giustizia - Angelino Alfano (PdL)
Economia - Giulio Tremonti (PdL)
Difesa - Ignazio La Russa (PdL)
Sviluppo Economico - Claudio Scajola (PdL)
Istruzione - Mariastella Gelmini (PdL)
Politiche Agricole - Luca Zaia (Lega)
Ambiente - Stefania Prestigiacomo (PdL)
Infrastrutture e Trasporti - Altero Matteoli (PdL)
Welfare e Salute - Maurizio Sacconi (PdL)
Beni Culturali - Sandro Bondi (PdL)
Riforme e Federalismo - Umberto Bossi (Lega)
Semplificazione - Roberto Calderoli (Lega)
Attuazione del programma - Gianfranco Rotondi (PdL)
Politiche Comunitarie - Andrea Ronchi (PdL)
Pari Opportunità - Mara Carfagna (PdL)
Affari Regionali - Raffaele Fitto (PdL)
Politiche Giovanili - Giorgia Meloni (PdL)
Rapporti con il Parlamento - Elio Vito (PdL)
Innovazione - Renato Brunetta (PdL)

A tutti loro, e al presidente Silvio Berlusconi, vanno i miei auguri e gli auguri di tutta Gravina, dove una vasta maggioranza ha scelto il Popolo della Libertà. Buon lavoro!

giovedì 8 maggio 2008

Lettera per i bambini di Gravina


Questa mattina la nostra città è stata scossa da un'altra atroce notizia, a un mese di distanza dai funerali dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi: un ragazzino di dodici anni, Giuseppe Dipalma, è morto a seguito di un incidente avvenuto mentre stava giocando in via Argentario, nei pressi della parrocchia del Santissimo Crocifisso. Il mio dolore è grande, e grande è il dolore di tutta la comunità dei Gravinesi. Quello che più mi colpisce e mi fa soffrire, mi fa sentire responsabile, è che il piccolo Giuseppe sia morto giocando. Non è possibile che un paese civile non riesca a garantire la sicurezza ai suoi figli, offrendo infrastrutture dove poter divertirsi senza pericoli. Oggi è il giorno del dolore, certo non è il giorno della polemica. Ci tengo tuttavia a onorare la memoria di Giuseppe, congiungendola a quella di Ciccio e Tore, pubblicando ancora una volta la lettera aperta che nello scorso mese di marzo avevo spedito al sindaco Rino Vendola, auspicando una concreta collaborazione fra maggioranza e opposizione per tutelare finalmente la felicità dei nostri bimbi.

Nel ribadire e testimoniare il pianto e lo strazio di questa città per la crudele ed orrenda morte dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi, devo, pur consapevole del dovere di ciascuno di farsi carico della quota di responsabilità che gli compete, far presente quanto segue.

Una classe politica, che nulla ha fatto per prevenire la tragica vicenda in corso, realizzando, come pur era ed è suo dovere, spazi di vivibilità e svago sicuri e protetti per i molti bambini che trascorrono per strada il loro tempo libero, forse non è all’altezza di governare una onesta e laboriosa città della Murgia, quale è la nostra Gravina.

Il sottoscritto non si sottrae a detto giudizio, pur essendo un consigliere comunale di opposizione. Va detto però che, qualche tempo fa, ho fortemente denunziato il degrado e la persistente inagibilità dell’esistente parco giochi ubicato al centro di Gravina, in un posto assai vicino al casolare che è stato per quasi due anni la tomba dei fratellini.

Purtroppo l’attività investigativa e di ricerca dei bimbi scomparsi, forse non sempre all’altezza del compito, non è riuscita non solo a salvare ma neanche a ritrovare i poveri resti degli scomparsi.

I loro corpi sono stati recuperati soltanto per un evento casuale (il gioco di un altro bimbo, in un posto proibito ma purtroppo non inaccessibile), indubbiamente agghiacciante in quanto ha probabilmente ripetuto , nelle stessa modalità, l’incidente che ha ucciso i fratelli Pappalardi.

Con la differenza che le grida disperate di Michele, il bimbo cascato qualche giorno fa nel pozzo, sono state udite da un suo amichetto, che era vicino all’imbocco della voragine, e trasmesse ai soccorritori, che l’hanno salvato. Le grida di aiuto dei fratellini, entrambi caduti nella voragine, non sono state udite da nessuno.

La casa maledetta, che pur presenta diverse decine di vani a vari livelli e perciò costituisce una sorta di labirinto, non è stata idoneamente ispezionata, come pur doveva nelle lunghe, estese ed infruttuose ricerche poste in atto con generosità e con dovizia di mezzi e uomini.

Tanto più a causa di una generica ed approssimativa segnalazione, pervenuta da più fonti, di una fantasiosa pista rumena, che in fondo non ha fatto altro che depistare le attività investigative e di ricerca.

Come pure non mi sembra opportuno e giusto attribuire, come hanno fatto purtroppo autorevoli fonti, il fatto a presunte faide familiari non provate e comunque ingenerose perché rivolte verso un nucleo familiare straziato da tanta tragedia.

La rappresentazione di Gravina, rimbalzata violentemente alla nazione dai mass-media , spesso ha significato severe condanna per una Città che sicuramente andava anche ascoltata, compresa e forse un po’ compianta.

L’auspicio e la speranza di tutti è che questa immane tragedia non rimanga sterile ed inutile , ma diventi stimolo per tutte le competenti Istituzioni, Potere politico, Chiesa, Scuola (quest’ultima purtroppo chiamata molto spesso a sopperire totalmente a famiglie disgregate o inesistenti) a porre in essere, ciascuna per il suo ruolo e la sua competenza, interventi che assicurino il massimo della qualità di vita. Tutto questo magari con la realizzazione per i bambini, in aggiunta ai percorsi formativi e di istruzione, di idonei e sicuri spazi di giochi e divertimenti.


mercoledì 7 maggio 2008

Discorsi dei Presidenti


In occasione dell'inaugurazione della XVI legislatura, invito tutti a leggere i discorsi d'insediamento del nuovo Presidente del Senato, Renato Schifani, e del nuovo Presidente della Camera, Gianfranco Fini, per i quali fornisco i collegamenti qui di seguito:

- discorso d'insediamento del Presidente del Senato, Renato Schifani, martedì 29 aprile



- discorso d'insediamento del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, mercoledì 30 aprile


martedì 6 maggio 2008

Consiglio comunale del 29 aprile 2008


Il consiglio comunale del 29 aprile è stato uno dei più difficili che io abbia affrontato. La seduta è iniziata alle 20:15 con l’intervento del sindaco Rino Vendola, il quale ci ha informato – come sempre a posteriori – dell’ennesimo rimpasto nella Giunta di centrosinistra. Il sindaco Vendola aveva offerto il posto di Assessore ai Servizi Sociali a Emanuele Di Gennaro; Di Gennaro tuttavia ha rifiutato e l’incarico è stato girato a Pina Lombardi, che ha parlato per la prima volta all’assemblea. Qui di seguito riporto la mia replica:

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, permettetemi di rivolgere in primo luogo un saluto al nuovo Assessore, l’amica Pina Lombardi, alla quale auguro un impegno proficuo nel suo incarico. Conosco da tempo l’assessore Lombardi, in quanto laica consacrata, e pertanto penso di potermi intendere molto bene con lei visto che anch’io non ho mai fatto mancare alla Chiesa il mio apporto come attivista.
Tuttavia, assessore Lombardi, in quest’Aula si fa politica, non altro; in quest’Aula si fa politica e la politica è un’assunzione di responsabilità personale nei confronti della comunità, al servizio della comunità alla quale si appartiene. Dalla tua nomina, purtroppo, stasera emerge un dato di fatto: in questo Consiglio Comunale la politica è stata sconfitta. Infatti la maggioranza di centrosinistra non ha avuto la capacità politica di esprimere un rappresentante politico in seno all’importante Assessorato dei servizi sociali, e quindi s’è rivolta all’assessore Lombardi come esponente – per così dire – tecnico nel settore. Evidentemente da quest’episodio la politica ne esce malconcia, ed esce malconcio anche il centrosinistra gravinese: è un po’ come se emergesse che tutti gli assessori che prima dell’amica Pina Lombardi hanno avuto la delega ai servizi sociali siano stati bocciati, abbiano fallito; è un po’ come se emergesse che con loro abbia fallito tutta la politica.
Oggi si tenta di mettere in campo una persona autorevole, in questo ruolo; ma temo che proprio quest’autorevolezza porti qualcuno a tentare di confondere la politica, ossia la responsabilità nei confronti della comunità, con gli impegni quotidiani che la persona in questione riveste. Io credo che gli impegni da laica consacrata dell’amica Pina Lombardi siano indubbiamente una cosa lodevole; dall’altro lato, non vedo di buon occhio che un Assessorato venga attribuito esclusivamente su questa base.
Mi dispiace perché questo brutto colpo per la fallimentare maggioranza che mal governa Gravina, per la maggioranza che non è in grado di scegliere un proprio esponente da destinare a un Assessorato, è di fatto un brutto colpo alla politica, potenzialmente un colpo mortale. Assessore Lombardi, lei comprende che la mia stima per lei resta indubbiamente immutata, ma non ritengo che una giunta comunale possa diventare una specie di ufficio della Caritas! Mi perdoni, assessore Lombardi, ma se fossi stato al suo posto non avrei accettato quest’incarico in un settore così delicato. Proprio per la sua nota e ammirevole attività personale, avrei preferito restare nell’ombra e non accettare questa responsabilità così grave; avrei preferito rifiutare un incarico che potrebbe, e mi auguro di no, gettare ombre sul suo stesso impegno personale che le ha garantito l’Assessorato. Ha voluto correre questo rischio, è una scelta personale che rispetto ma non condivido affatto.
Da capo dell’opposizione ho già avuto modo di dire negli scorsi consigli comunali che la disponibilità a collaborare con la maggioranza per il miglioramento del Piano di Zona e per una vigorosa crescita delle opportunità offerte dai servizi sociali a Gravina è massima. Disponibilità massima tuttavia non vuol dire accettare supinamente una sconfitta della politica; disponibilità massima non vuol dire accettare che una maggioranza che governa, per quanto male, la nostra città all’improvviso getti la spugna e affidi uno degli Assessorati più delicati a un esponente avulso dalla vita politica locale. Fermo restando il mio rispetto per lei, assessore Lombardi, averla scelta significa che la politica a Gravina non riconosce più al suo interno degli uomini capaci di ben operare in questo settore. Di fronte al rifiuto di Emanuele Di Gennaro il sindaco Vendola ha ritenuto opportuno uscire dalla politica e rivolgersi a una laica consacrata; il Sindaco ha fatto questa scelta, l’assessore Lombardi ha scelto di accettare, io non mi sento di condividere nessuna di queste scelte. Ciò nonostante buon lavoro e in bocca al lupo.

Dopo la replica di Pina Lombardi, la seconda parte del Consiglio è stata dedicata all’approvazione del Piano Comunale Tratturi, altra grande figuraccia dell’amministrazione Vendola, riguardo al quale mi sono espresso come segue:

Signor Presidente, l’assessore Bellocchio per prima cosa ha detto con estrema nonchalance che il consigliere Carulli s’è recato presso l’ufficio regolare in qualità di Capogruppo del Partito Democratico – anomalia non da poco, visto che a quanto pare il ruolo dell’ufficio tecnico spetta al dirigente, che peraltro ha firmato il PCT come proponente. Evidentemente il consigliere Carulli è stato segretamente nominato Assessore all’urbanistica o dirigente dell’ufficio tecnico; quindi gli faccio i miei più cari auguri: congratulazioni, consigliere Carulli, lei è stato nominato dirigente dell’ufficio tecnico, nonché ingegnere!
Ne approfitto, consigliere Carulli, per segnalarle che tutti noi Consiglieri abbiamo ricevuto delle note che ci invtano a rivedere questo piano, che pone vincoli di 111 metri dalla fascia che va dalla Tarantina verso Spinazzola. Evidentemente la città di Gravina ha bisogno di essere vincolata ulteriormente; voi che avete redatto il piano, avete desiderio e intenzione di vincolare Gravina. A questo punto però, visto che il dirigente non è in grado di andare a Bari per risolvere questi problemi, visto che ci vuole l’ingegnere Carulli, scusatemi ma credo che sia doveroso invitare l’attuale dirigente tecnico a dimettersi. Se il suo lavoro lo fa il nuovo dirigente Carulli, almeno risparmiamo i soldi, risparmiamo i soldi che i cittadini di Gravina versano a quest’amministrazione! Se inoltre non è in grado di risolvere questi problemi nemmeno l’Assessore competente, bene, si dimetta anche lei, Assessore, visto che il suo lavoro viene svolto dal nuovo Assessore Carulli, che a quanto pare lo sa fare meglio di lei!
Non si può pensare di portare un provvedimento così serio e importante per il quale si sono espressi avvocati e privati i quali ci hanno segnalato come l’Amministrazione stia prendendo una cantonata vincolando di fatto tutto il territorio. E questa maggioranza cosa fa? Ritira il punto all’ordine del giorno e non dice che evidentemente un dirigente ha sbagliato, che un Assessore non è in grado di affrontare un problema. Evidentemente, cari colleghi, noi veniamo in quest’Aula per perdere tempo.
Non credo che noi meritiamo queste cose; non credo che Gravina meriti queste cose. Prima di agire in maniera sconsiderata pensateci, riflettete, sappiate muovervi, leggete le norme! Non pensate di poter governare solo perché siete maggioranza e disponete di ventitre Consiglieri che votano a favore anche se si tratta di materie ostiche delle quali spesso non riescono a capire il senso tecnico. Per fortuna dei privati si sono accorti della truffa che stava venendo di fatto perpetrata ai loro danni, con l’apposizione di vincoli illegali, e l’Amministrazione è stata costretta a fare marcia indietro senza nemmeno chiedere scusa.
Invito questa maggioranza e questa Giunta ad assumersi seriamente le responsabilità, e a non bistrattare più questo paese (come ha detto il mio collega, capogruppo Michele Lorusso). I risultati locali delle ultime elezioni politiche hanno dimostrato inequivocabilmente che la maggioranza dei gravinesi è con noi, col Popolo della Libertà, e che voi siete maggioranza solamente perché avete i numeri in Aula, e per questo vi sentite sovrani. Se ancora una volta dimostrate di non avere capacità tecniche per governare, vi prego di andare via per il bene di questo paese, altrimenti continuerete a fare danni e noi consiglieri continueremo a venire in Aula per sentirci dire che un provvedimento così importante è stato ritirato perché dei privati hanno notato che l’ufficio tecnico e l’Assessore competente hanno preso una cantonata. Se non siete in grado di rivestire un ruolo, dico che la prima cosa che dovreste fare è dimettervi. Grazie.

Infine il capolavoro. Nel corso della discussione per l’approvazione della relazione sul fabbisogno turistico-ricettivo, un emendamento presentato dal consigliere Leo Vicino e appoggiato da me e da tutto il Popolo della Libertà ha gettato scompiglio nella maggioranza di centrosinistra. L’emendamento chiamava il Consiglio Comunale a “verificare e adeguare con cadenza annuale il fabbisogno turistico-ricettivo in merito sia ai posti letto realizzati sia al flusso turistico”. A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale, Fedele Lagreca, sospende la seduta per cinque minuti. È mezzanotte e mezza. Le ultime parole del Presidente, messe a verbale, sono “cinque minuti e siamo in Aula”. A questo punto, la maggioranza sparisce, nel vero senso della parola. Il centrodestra attende inutilmente che il centrosinistra prima o poi torni in Aula. All’1:24, ossia circa un’ora dopo la sospensione, la seduta riprende con l’appello, dal quale emerge che ci sono 7 presenti (Prezzano, Varvara, Peragina, Paolo Calculli, Lamuragia e Vicino) e 24 assenti (il sindaco Vendola, Carulli, Cardascia, Petrara, Calderoni, Valente, Lagreca, Serangelo, Lupoli, Di Battista, Francesco Schinco, Raffaele Lorusso, Giuseppe Schinco, Santomasi, De Benedictis, Mazzarella, Ciaciulli, Carone, Fatigati, Masiello, Michele Lorusso, D’Agostino, Mandolino, Petrone e Cornacchia); quindi all’1:30 di notte la seduta viene dichiarata non valida per l’assenza del numero legale. Si può davvero dire che a Gravina c’è una maggioranza fantasma!

lunedì 5 maggio 2008

La maggioranza che non c'è


Quello che segue è il testo di un volantino distribuito dal Popolo della Libertà di Gravina per evidenziare l'ennesima figuraccia del sindaco Vendola e della sua Amministrazione di centrosinistra. Presto potrete leggere su questo stesso blog il resoconto del Consiglio Comunale del 29 aprile.


Lo scorso 29 aprile, nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, abbiamo assistito per l'ennesima volta allo sgretolamento della maggioranza di sinistra che mal governa Gravina.
All'apertura dei lavori, l'assessore Bellocchio, bacchettato dalla Regione, ha ritirato il punto riguardante il Piano Comunale dei Tratturi, che avrebbe penalizzato centinaia di cittadini proprietari dei terrieri sui quali l'Amministrazione Vendola voleva imporre, in maniera del tutto arbitraria, dei vincoli non previsti dalla legge.

Questo piano è stato realizzato dai nuovi tecnici comunali, i quali hanno già incassato le loro parcelle, ammontanti a circa 50.000 (cinquantamila!) euro.

Ancora più vergognoso è stato l'atteggiamento arrogante del sindaco Vendola e della sua maggioranza, quando hanno votato lo slittamento della discussione dei punti proposti dal centrodestra, tra cui il Piano della Comunicazione, con l'inserimento dell'obbligo di diffusione radiotelevisiva delle sedute del Consiglio Comunale.

Il culmine è stato raggiunto durante la discussione del Punto sul Fabbisogno Turistico Ricettivo. Di fronte agli emendamenti presentati dal centrodestra, si è manifestata tutta l'inconsistenza della sinistra: priva degli ordini del sindaco Vendola (il quale nel frattempo aveva abbandonato il Consiglio e il Comune), ha prima chiesto una sospensione dei lavori e poi non è più rientrata in Aula.

Tutto questo dimostra l'incapacità di governare del sindaco Vendola e degli uomini che rispondono solo a lui e non alla nostra città. Tutto questo evidenzia le lacerazioni di una maggioranza tenuta insieme solo dalle poltrone e dagli interessi.

Gravina è stanca dei ritardi di quest'Amministrazione. Si rende necessaria una guida più stabile, coesa e serena. Una guida che solo il centrodestra può garantire.

venerdì 2 maggio 2008

Consiglio comunale del 16 aprile 2008

Il sindaco Rino Vendola continua a far finta di niente. Il Consiglio Comunale dello scorso 16 aprile ha visto il rimpasto della giunta comunale, con la nomina di un nuovo assessore che di lì a poco avrebbe smentito il Sindaco, rifiutando la delega. Al suo posto è subentrata successivamente Pina Lombardi. Ciò che colpisce non è tanto il clima rissoso che si respira all’interno del centrosinistra, quanto la completa indifferenza del sindaco Rino Vendola, il quale continua a dire che non c’è nessuna crisi e che, se mai c’è stata, la crisi è risolta. Per me la crisi non è affatto risolta; la crisi non è risolta per i miei colleghi dell’opposizione; soprattutto, e purtroppo, la crisi non è risolta per Gravina, per il comune sentire dei nostri concittadini, che meritano un governo più rispettoso di loro e della nostra città. Ecco il testo integrale del mio intervento in Consiglio:

Presidente, Sindaco, colleghi Consiglieri. Saluto in primis il neo vicesindaco Rosalba Pappalardi e l’assessore Iannetti, e mi permetto di esprimere un piccolo giudizio su queste nomine. Noi dell’opposizione di centrodestra facciamo un po’ di fatica a salutare questi neo-assessori: certo, quando una persona viene nominata per un incarico la prima cosa che solitamente avviene fra persone civili, fra galantuomini, è proprio quella di augurare buon lavoro. Però, sindaco Vendola, quando lei ci presenta una Giunta così come ha fatto, in maniera estremamente frettolosa, lei crea indubbiamente un disagio: comprendo che lei abbia a noia l’elencare e il rielencare le stesse persone con varie deleghe, dopo sei mesi di stallo e alterne vicende, ma le ripeto che così lei crea un disagio, eleva un muro di cemento armato fra coloro che guidano questo paese e noi che siamo consiglieri d’opposizione e come tali rappresentiamo una buona parte di Gravina, la parte che non ha votato per lei. Sindaco Vendola, quando lei non legge il nome di un Assessore che non ha ancora accettato la delega; quando lei porta a conoscenza di tutti che un Assessore, da lei indicato e nominato con un decreto, non ha ancora sciolto la riserva, non ha ancora firmato, non ha ancora accettato l’incarico – be’, sindaco Vendola, credo che queste cose vadano invece dette con chiarezza per rispetto reciproco, bisognerebbe lasciar perdere i tentativi di nascondere queste cose, in nome della democrazia e del rispetto umano dovuto a uomini che convengono in questa Sala per esprimere i propri giudizi e rappresentare la cittadinanza attraverso il proprio ruolo politico. Per questo stesso motivo, sindaco Vendola, io ho molto apprezzato l’intervento del collega e amico Peppino Carulli, capogruppo del Pd; perché ritengo che la politica gravinese possa crescere solo e soltanto quando c’è reciproco rispetto fra le parti politiche. Questo stesso rispetto, sindaco Vendola, lei non sempre dimostra di nutrirlo.

Io ritengo che una data fondamentale per la politica locale sia stata l’11 dicembre 2007, quando sedici Consiglieri (otto di maggioranza e otto di minoranza) erano a Bari per firmare le proprie dimissioni e mandare a casa l’Amministrazione Vendola. Ovviamente non si trattava di una scelta leggera: eravamo lì per sfiduciare il sindaco Vendola e con lui un’Amministrazione che dimostrava di non funzionare. E attenzione, questo atto di sfiducia non partiva solo da otto consiglieri d’opposizione ma anche da otto consiglieri della maggioranza di centrosinistra: il consigliere Luigi Serangelo, che oggi è capogruppo di un piccolo partito; il consigliere Luppoli; il consigliere Di Battista; il consigliere Raffaele Lorusso; il consigliere Mandolino, e infine i consiglieri Socialisti. Tutti loro, insieme a noi, erano lì per sfiduciare il sindaco Vendola.

Allora vorrei sapere, sindaco Vendola, come fa lei a tenere assieme questa maggioranza, come fa a condividere un percorso politico che è fatto di accordi traballanti? Come fa a restare lì con quegli stessi consiglieri che non più tardi dell’11 dicembre dello scorso anno la stavano sfiduciando? Loro avevano detto che lei, sindaco Vendola, non poteva più governare il nostro paese. E oggi lei, sindaco Vendola, continua a tenere di fianco questi stessi consiglieri, addirittura arriva a premiare uno di loro conferendogli un incarico di responsabilità, conferendogli un incarico di Assessore in quella stessa Giunta che stava per essere sfiduciata!

Francamente, caro sindaco Vendola, se fossi stato al posto suo io non avrei esitato un secondo a escludere queste persone dalla maggioranza. Non so lei, ma io sono abituato a sedermi con persone leali, persone oneste; persone che hanno il coraggio di dirmi in faccia ciò che non va. Sono abituato a confrontarmi con loro per trovare una sinergia e far confluire le nostre forze per il bene comune. Ma se una persona non ha il coraggio di esprimersi lealmente, apertamente, con onestà e sincerità – be’, sappia, sindaco Vendola, che chi tradisce una volta prima o poi tradisce di nuovo.

Certo, questa è una sua scelta, e come tale va rispettata. Ma io sono preoccupato! Sono preoccupato perché la città di Gravina ha affidato nelle vostre mani le sue sorti, e quindi le sorti di questo paese sono messe a repentaglio perché, quando gli uomini scelti dal popolo non sono in grado di mantenere degli impegni, quando gli uomini scelti dal popolo non sono coerenti con la loro scelta iniziale, allora il destino di questo paese è a rischio.

Io mi chiedo e le chiedo, sindaco Vendola, cosa porta questi uomini a restare insieme. Ci sono forse degli interessi? Saranno pure degli interessi legittimi, ma appartengono all’interesse comune della città? Quando dei Consiglieri siedono in questa Sala per rappresentare un elettore, per rappresentare tutti gli elettori gravinesi, cosa succede quando il loro partito svanisce nel nulla, ad esempio, com’è accaduto all’Udeur? Cosa succede quando i Consiglieri decidono, ad esempio, di non appartenere più al partito col quale sono stati eletti, il partito sul simbolo del quale gli elettori hanno tracciato una croce?

Tutto ciò mi preoccupa, signor Sindaco. Quando facciamo la conferenza dei Capigruppo in realtà assistiamo a un mini Consiglio Comunale: all’ultima conferenza dei Capigruppo eravamo – se non sbaglio – eravamo in sedici, signor Sindaco! Lei comprende che tutto questo contribuisce non poco a destabilizzare l’equilibrio politico gravinese.

Io sono sinceramente mortificato quando ascolto che gli accordi sottoscritti dalla maggioranza nell’ultimo mese riguardano soltanto il P.U.G., punto strategico per lo sviluppo economico e sociale di questo paese, e la zona P.I.P., la zona industriale. Sono mortificato, sindaco Vendola, quando non vedo prendere in considerazione quale obbiettivo di fine legislatura l’attenzione per gli impianti sportivi e per tutti i luoghi in cui dobbiamo educare i nostri bambini, i nostri figli.

Oggi ho volutamente ripreso, per ricordarlo a me stesso e a tutti voi, l’omelia del Vescovo Mario Paciello durante i funerali per Ciccio e Tore Pappalardi. Un passaggio dell’omelia, sindaco Vendola, riprendeva duramente le istituzioni; e io, proprio perché faccio parte delle istituzioni, intendo rileggerlo per tenerlo bene a mente. Forse, sindaco Vendola, nelle parole del Vescovo troverà qualche suggerimento per gli obiettivi da raggiungere entro fine legislatura - sempre che riusciate a resistere per altri due anni!

Scrive il Vescovo: Io chiamo tutte le istituzioni, le agenzie educative, le comunità parrocchiali a prendere atto delle rispettive responsabilità in ordine alla tutela e alla cura dei minori. Tutti possiamo fare molto di più per i fanciulli e gli adolescenti, i papà e le mamme diano il loro tempo libero ai figli, seguano da vicino le loro esperienze e il loro cammino di fede, si prendano cura dei piccoli negli oratori, nelle associazioni e nelle parrocchie. Tutti coloro che hanno attrezzature sportive imitino il Seminario diocesano, che ha messo a disposizione il campo di calcetto per i ragazzi della città; gli amministratori regionali e locali incoraggino la buona volontà, la creatività progettuale e gli sforzi di privati, associazioni e parrocchie, sfoltendo gli iter burocratici per la realizzazione di progetti per la gioventù. Non basta piangere i morti se sul piano amministrativo, etico, culturale, economico, non si fa nulla perché certi eventi drammatici e luttuosi non si verifichino. Non è uno spreco, né una spesa secondaria per una comunità civile favorire la realizzazione e l’uso di strutture sportive, luoghi di aggregazione, spazi attrezzati e custoditi per attività ludiche, ginniche, artistiche, culturali, educative. E ancora: Tra le tante risposte alla mia lettera un gruppo di quinta elementare mi ha scritto: «Le istituzioni non pensano molto a noi ragazzi, gli adulti non sentono il nostro grido di aiuto e fanno finta che non esistiamo». Esaminiamoci tutti per verificare quanto questo pesante giudizio ci interpella.

Ebbene, sindaco Vendola, ho voluto rileggere questo passaggio perché credo che sia fondamentale, per una sana classe dirigente e amministrativa, inserire nel programma di fine legislatura anche queste cose – certo, assieme al P.U.G., assieme alla zona P.I.P., assieme al rilancio del Centro Storico. Allora si potrà davvero parlare di primato della politica e delle istituzioni.

Questi obiettivi, caro sindaco Vendola, possono essere raggiunti insieme all’opposizione; ritengo anzi che debbano essere raggiunti collaborando con l’opposizione, caro Sindaco e cari colleghi Consiglieri, poiché il voto politico di due giorni fa ha dimostrato che il Popolo della Libertà rappresenta il 50% di Gravina; ha dimostrato che le forze di centrodestra rappresentano circa il 60% di questo paese!

Sindaco Vendola, con il voto politico del 13 e 14 aprile Gravina ha fatto una scelta, Gravina ha dimostrato di pensarla diversamente dall’Amministrazione che la governa. Gravina ha preso nettamente le distanze da quest’Amministrazione che coincide col governo Prodi per la sua composizione politica, e che soprattutto ricorda il governo Prodi per l’impostazione: si tratta delle stesse aggregazioni fragili, e se avessimo la stessa copertura mediatica che ha reso il governo Prodi inviso alla stragrande maggioranza degli Italiani, be’, sindaco Vendola, la sua Amministrazione non farebbe miglior figura. Dobbiamo soltanto avere il coraggio di riconoscere questo sfacelo. Dobbiamo avere il coraggio di dire che Gravina ormai la pensa esattamente all’opposto di come la pensa l’Amministrazione Vendola – perché il popolo, caro Sindaco, al contrario di quello che talvolta si pensa è molto intelligente, è molto ricettivo, perché è il primo che subisce ed è il primo che gioisce.

Oggi, sindaco Vendola, il popolo di Gravina ha dimostrato di non gioire più, come lo stesso amico Carulli (Pd) ha onestamente notato. C’è il problema della quarta settimana; presto ci sarà il problema della terza; ma ritengo che il principale problema sia che non si riesce più a vivere sereni in questo paese, perché non si creano le condizioni di vivibilità. C’è un approccio violento delle istituzioni nei confronti del cittadino, i decreti vengono imposti a posteriori; i cittadini si sentano aggrediti, violentati quasi; ma, caro sindaco Vendola, la gente legge i giornali e guarda la tv, la gente si informa, la gente è a conoscenza di quanto bene si possa vivere diversamente da come la sua Amministrazione consente.

Per questo mi sia permesso di rivolgermi non a lei, sindaco Vendola, ma agli amici dell’11 dicembre 2007, ai consiglieri di maggioranza che stavano sfiduciando quest’Amministrazione di centrosinistra. Vi ricorderò sempre, cari amici, che non più tardi di quattro mesi fa voi stavate sfiduciando la vostra stessa maggioranza; e che oggi di quella stessa maggioranza vi pregiate di far parte, in un caso addirittura venendo promossi Assessori. Cos’è cambiato dall’11 dicembre 2007? È così forte il desiderio di tutelare la propria poltrona?

Eppure, abbiamo visto come anche a Roma sia giunto il momento di far cadere il governo Prodi, perché non poteva più reggere con i suoi litigi e le sue contraddizioni interne. Oggi chiedo a voi, cari amici dell’11 dicembre, lo stesso gesto di responsabilità: credete che si possa ancora governare con una maggioranza che contempli al suo interno otto persone che la stavano sfiduciando? O preferite restare assieme al solo scopo di mantenere le vostre poltrone? Preferite fingere che niente sia accaduto, preferite venir premiati con un bell’Assessorato?

Concludo ribadendo ciò che ho detto nel Consiglio Comunale dello scorso 7 aprile. L’opposizione di centrodestra è a disposizione per condividere grandi progetti per questa città, della quale rappresentiamo ormai circa il 60% e quindi la maggioranza. Noi vogliamo migliorare gli spunti che avete elaborati, suggerirne di nuovi e soprattutto aggiungere quelli che ho letto poco fa, richiamati dal Vescovo Paciello: punti che faccio miei e propongo a tutti voi di inserire nel programma di fine legislatura – sempre che ce la facciate a resistere fino a fine legislatura.

Noi siamo disponibili a collaborare e a migliorare le vostre proposte con il nostro apporto. Sappiate che in questa Sala voi siete maggioranza; in questa città non lo siete più. Quindi, per rispetto alla gente che vive e lavora fuori da questa assise, vi invito a collaborare con noi, a tentare di migliorare assieme lo sviluppo e la vivibilità di questa città. Vi invito a non pensare che sì, alle politiche il 60% dei gravinesi ha votato per le forze di centrodestra, ma che alle elezioni amministrative tutto cambierà. Non fate di questi errori, potreste pagarla cara! Non sottovalutate i gravinesi, rispettateli! Il popolo di Gravina è intelligente; il popolo di Gravina sa chi lo danneggia; il popolo di Gravina sa che chi danneggia questa terra danneggia anche i loro figli, i nostri figli, e il futuro di Gravina. Grazie.