Sappiamo che la qualità della vita in una città non si misura solo da elementi pratici e immediatamente fruibili, ma anche sugli investimenti intellettuali che vengono ponderati sulla lunga scadenza. Per questo la vita culturale è un nostro obiettivo prioritario.
Abbiamo in programma l'istituzione di un ente autonomo per la Fiera di San Giorgio, e la promozione e regolarizzazione dei vari mercati rionali.
Riteniamo che sia necessaria una radicale riqualificazione della zona industriale, così come un pieno recupero del deturpato Parco Archeologico.
Intendiamo salvaguardare le tradizioni di cui andiamo fieri mediante la realizzazione di un archivio storico delle parlate locali e della produzione letteraria territoriale.
Vogliamo potenziare capacità e opportunità dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia e della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che danno tanto lustro alla nostra città.
Infine, puntiamo alla realizzazione di un territorio gravinese di un campus della facoltà di Archeologia e Beni Culturali dell'Università di Bari.
Una nuova vita culturale restituirà a Gravina entusiasmo e coraggio.