Ecco di seguito il testo della lettera consegnata personalmente al prefetto di Bari, Carlo Schilardi, riguardo alla situazione di totale incapacità del Consiglio Comunale di Gravina in Puglia a svolgere le proprie funzioni, emersa in occasione della mancata approvazione del bilancio di previsione 2008:
I sottoscritti Consiglieri Comunali, rifacendosi alla nota inviata all’Ufficio Territoriale del Governo via fax alle ore 19,09 il 18.06.2008 e al contenuto della nota della Prefettura di Bari prot.n.72/13.2/EE.LL del 10.06.2008, rappresentano alla S.V. la situazione verificatasi nel corso del Consiglio Comunale del 18.06.2008, la quale non costituisce che l’ultimo episodio di una paralisi amministrativa perdurante da oltre sette mesi.
La seduta del Consiglio Comunale di Gravina, convocata per le ore 18,00 - con all’ordine del giorno tra gli altri punti l’approvazione del bilancio di previsione 2008 - è iniziata incredibilmente dopo un’ora e dieci minuti dall’orario prestabilito, ben oltre il termine di tolleranza di 60 minuti previsto dal vigente regolamento comunale, a causa dell’assenza contemporanea sia del segretario comunale sia del vice-segretario.
In proposito si segnala la singolarità del comportamento del segretario generale comunale il quale, presentatosi con un’ora e mezza in ritardo rispetto all’orario di convocazione, ha depositato al protocollo generale una comunicazione nella quale testualmente giustifica l’inosservanza ai doveri del suo ufficio, adducendo “ragioni squisitamente personali derivanti da uno stato di necessità” (si allega alla presente copia della nota in questione).
L’atteggiamento del segretario comunale si connota anche per la particolare mancanza di rispetto verso i consiglieri comunali, i quali erano stati convocati per le ore 18,00 – orario entro il quale il segretario sarebbe tenuto a essere presente nell’aula consiliare. Non è la prima volta che il segretario comunale di Gravina risulta assente o in ritardo in occasione di consigli comunali convocati per l’adozione dei principali atti di programmazione comunale.
Altrettanto incredibilmente il Presidente del Consiglio Comunale di Gravina nulla ha fatto affinché fosse garantita la celebrazione in tempo utile della seduta, peraltro avendo l’ardire, in apertura dei lavori (avvenuta alle ore 19,10, come da trascrizione che si allega) di dire testualmente: “…consiglieri in aula, sono le ore 19,00...” .
Sottoponiamo al Suo giudizio la negligenza di tale comportamento e l’opacità della predetta dichiarazione a inizio seduta.
Per quanto attiene al mancato rispetto del termine normativamente previsto per l’approvazione del bilancio previsionale annuale e triennale, ci rimettiamo fiduciosamente ai provvedimenti che Ella riterrà di adottare nell’esclusivo interesse della collettività gravinese e a tutela dei principi generali dell’ordinamento.
Ci permettiamo in questa sede di evidenziare – sotto altro profilo - che allo stato le disfunzioni che caratterizzano il Consiglio Comunale di Gravina lo hanno di fatto reso incapace di assolvere ai compiti assegnatigli dalla legge.
Il Consiglio Comunale di Gravina ha mostrato da oltre un anno di non essere in grado di operare e di deliberare, trascinando di seduta in seduta – a causa dell’insanabile dissidio presente all’interno della maggioranza - argomenti inseriti all’ordine del giorno e mai discussi.
Vi sono proposte di deliberazione – su temi essenziali per lo sviluppo della comunità amministrata - che rimangono, pur inserite negli ordini del giorno di convocazione, non discussi sin dal novembre 2007.
Molti di questi Consigli Comunali sono stati convocati su richiesta della minoranza consiliare (come si può facilmente evincere dalla documentazione allegata).
Ad aggravare ulteriormente la situazione segnaliamo la decisione della civica amministrazione di non diffondere più per via radiofonica, a partire da gennaio 2008, i lavori del Consiglio Comunale. Tale decisione impedisce di fatto alla cittadinanza il controllo sull’operato - peraltro, come si è detto, poco fattivo - degli amministratori.
A parere dei sottoscritti Consiglieri la situazione in cui versa il Consiglio Comunale di Gravina in Puglia può configurare l’apertura del procedimento finalizzato allo scioglimento di tale organo per impossibilità di funzionamento.
Anche tale ipotesi rappresentiamo al Suo Alto Ufficio per le decisioni che in merito vorrà adottare.
La presente è inviata oltre che al Prefetto di Bari, all’Agenzia Regionale per la gestione dei Segretari di Bari e all’Agenzia Nazionale per la gestione dei Segretari Comunali, e ciò per i provvedimenti che si vorranno adottare nei confronti del Segretario Comunale di Gravina in Puglia.
Con osservanza,
I sottoscritti Consiglieri Comunali, rifacendosi alla nota inviata all’Ufficio Territoriale del Governo via fax alle ore 19,09 il 18.06.2008 e al contenuto della nota della Prefettura di Bari prot.n.72/13.2/EE.LL del 10.06.2008, rappresentano alla S.V. la situazione verificatasi nel corso del Consiglio Comunale del 18.06.2008, la quale non costituisce che l’ultimo episodio di una paralisi amministrativa perdurante da oltre sette mesi.
La seduta del Consiglio Comunale di Gravina, convocata per le ore 18,00 - con all’ordine del giorno tra gli altri punti l’approvazione del bilancio di previsione 2008 - è iniziata incredibilmente dopo un’ora e dieci minuti dall’orario prestabilito, ben oltre il termine di tolleranza di 60 minuti previsto dal vigente regolamento comunale, a causa dell’assenza contemporanea sia del segretario comunale sia del vice-segretario.
In proposito si segnala la singolarità del comportamento del segretario generale comunale il quale, presentatosi con un’ora e mezza in ritardo rispetto all’orario di convocazione, ha depositato al protocollo generale una comunicazione nella quale testualmente giustifica l’inosservanza ai doveri del suo ufficio, adducendo “ragioni squisitamente personali derivanti da uno stato di necessità” (si allega alla presente copia della nota in questione).
L’atteggiamento del segretario comunale si connota anche per la particolare mancanza di rispetto verso i consiglieri comunali, i quali erano stati convocati per le ore 18,00 – orario entro il quale il segretario sarebbe tenuto a essere presente nell’aula consiliare. Non è la prima volta che il segretario comunale di Gravina risulta assente o in ritardo in occasione di consigli comunali convocati per l’adozione dei principali atti di programmazione comunale.
Altrettanto incredibilmente il Presidente del Consiglio Comunale di Gravina nulla ha fatto affinché fosse garantita la celebrazione in tempo utile della seduta, peraltro avendo l’ardire, in apertura dei lavori (avvenuta alle ore 19,10, come da trascrizione che si allega) di dire testualmente: “…consiglieri in aula, sono le ore 19,00...” .
Sottoponiamo al Suo giudizio la negligenza di tale comportamento e l’opacità della predetta dichiarazione a inizio seduta.
Per quanto attiene al mancato rispetto del termine normativamente previsto per l’approvazione del bilancio previsionale annuale e triennale, ci rimettiamo fiduciosamente ai provvedimenti che Ella riterrà di adottare nell’esclusivo interesse della collettività gravinese e a tutela dei principi generali dell’ordinamento.
Ci permettiamo in questa sede di evidenziare – sotto altro profilo - che allo stato le disfunzioni che caratterizzano il Consiglio Comunale di Gravina lo hanno di fatto reso incapace di assolvere ai compiti assegnatigli dalla legge.
Il Consiglio Comunale di Gravina ha mostrato da oltre un anno di non essere in grado di operare e di deliberare, trascinando di seduta in seduta – a causa dell’insanabile dissidio presente all’interno della maggioranza - argomenti inseriti all’ordine del giorno e mai discussi.
Vi sono proposte di deliberazione – su temi essenziali per lo sviluppo della comunità amministrata - che rimangono, pur inserite negli ordini del giorno di convocazione, non discussi sin dal novembre 2007.
Molti di questi Consigli Comunali sono stati convocati su richiesta della minoranza consiliare (come si può facilmente evincere dalla documentazione allegata).
Ad aggravare ulteriormente la situazione segnaliamo la decisione della civica amministrazione di non diffondere più per via radiofonica, a partire da gennaio 2008, i lavori del Consiglio Comunale. Tale decisione impedisce di fatto alla cittadinanza il controllo sull’operato - peraltro, come si è detto, poco fattivo - degli amministratori.
A parere dei sottoscritti Consiglieri la situazione in cui versa il Consiglio Comunale di Gravina in Puglia può configurare l’apertura del procedimento finalizzato allo scioglimento di tale organo per impossibilità di funzionamento.
Anche tale ipotesi rappresentiamo al Suo Alto Ufficio per le decisioni che in merito vorrà adottare.
La presente è inviata oltre che al Prefetto di Bari, all’Agenzia Regionale per la gestione dei Segretari di Bari e all’Agenzia Nazionale per la gestione dei Segretari Comunali, e ciò per i provvedimenti che si vorranno adottare nei confronti del Segretario Comunale di Gravina in Puglia.
Con osservanza,
Giuseppe Prezzano, Michele Lorusso, Leonardo Vicino, Vitantonio Petrone, Nicola Cornacchia