Perché votare il Popolo della Libertà alle prossime elezioni politiche? Ecco sette buoni motivi contenuti nel programma del presidente Silvio Berlusconi:
1. RILANCIARE LO SVILUPPO
La nostra proposta per rilanciare la crescita dell'economia italiana si fonda su sei iniziative: un nuovo fisco per le imprese; infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni; lavoro; liberalizzazioni; sostegno al made in Italy; riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
2. SOSTENERE LA FAMIGLIA, DARE AI GIOVANI UN FUTURO
La famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio fra uomo e donna; e per sostenere la famiglia noi proponiamo: meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali, mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro.
3. PIU' SICUREZZA, PIU' GIUSTIZIA
Sicurezza e tutela del cittadino sono priorità assolute e saranno affrontate con interventi urgenti e decisivi. Una giustizia lenta e inefficiente, oltre che essere fonte di disuguaglianza e di tensioni sociali, crea ostacolo alla crescita economica del paese. Provvedimenti legislativi immediati e di sistema debbono trovare attuazione per ridare al cittadino la fiducia nello Stato.
4. I SERVIZI AI CITTADINI
Daremo agli Italiani servizi pubblici degni di un paese europeo, innovando nel campo della sanità, della scuola, dell'università, della ricerca e nella tutela dell'ambiente.
5. IL SUD
Noi vogliamo un'Italia che finalmente superi, attraverso un impegno straordinario, il drammatico divario tra Nord e Sud, realizzando una politica che valorizzi la responsabilità dei territori e metta a frutto tutte le energie presenti nel paese.
6. IL FEDERALISMO
La riforma del Titolo V della Costituzione ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Per il riconoscimento di una effettiva autonomia delle Regioni e degli enti locali occorre realizzare il federalismo fiscale, che comporta il trasferimento di risorse finanziarie dal centro alla periferia, a parità di spesa pubblica e di pressione fiscale complessiva.
7. UN PIANO STRAORDINARIO DI FINANZA PUBBLICA
Non aumenteremo la pressione fiscale, anzi ci sforzeremo di ridurla. Fermo l'obiettivo di contrasto e di repubblico dell'evasione fiscale. Il nostro impegno sarà all'opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale e perciò comprimibile: a partire dal costo della politica e dell'apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili).
1. RILANCIARE LO SVILUPPO
La nostra proposta per rilanciare la crescita dell'economia italiana si fonda su sei iniziative: un nuovo fisco per le imprese; infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni; lavoro; liberalizzazioni; sostegno al made in Italy; riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
2. SOSTENERE LA FAMIGLIA, DARE AI GIOVANI UN FUTURO
La famiglia è al centro del nostro programma; per noi la famiglia è la comunità naturale fondata sul matrimonio fra uomo e donna; e per sostenere la famiglia noi proponiamo: meno tasse, una casa per tutti, migliori servizi sociali, mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro.
3. PIU' SICUREZZA, PIU' GIUSTIZIA
Sicurezza e tutela del cittadino sono priorità assolute e saranno affrontate con interventi urgenti e decisivi. Una giustizia lenta e inefficiente, oltre che essere fonte di disuguaglianza e di tensioni sociali, crea ostacolo alla crescita economica del paese. Provvedimenti legislativi immediati e di sistema debbono trovare attuazione per ridare al cittadino la fiducia nello Stato.
4. I SERVIZI AI CITTADINI
Daremo agli Italiani servizi pubblici degni di un paese europeo, innovando nel campo della sanità, della scuola, dell'università, della ricerca e nella tutela dell'ambiente.
5. IL SUD
Noi vogliamo un'Italia che finalmente superi, attraverso un impegno straordinario, il drammatico divario tra Nord e Sud, realizzando una politica che valorizzi la responsabilità dei territori e metta a frutto tutte le energie presenti nel paese.
6. IL FEDERALISMO
La riforma del Titolo V della Costituzione ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Per il riconoscimento di una effettiva autonomia delle Regioni e degli enti locali occorre realizzare il federalismo fiscale, che comporta il trasferimento di risorse finanziarie dal centro alla periferia, a parità di spesa pubblica e di pressione fiscale complessiva.
7. UN PIANO STRAORDINARIO DI FINANZA PUBBLICA
Non aumenteremo la pressione fiscale, anzi ci sforzeremo di ridurla. Fermo l'obiettivo di contrasto e di repubblico dell'evasione fiscale. Il nostro impegno sarà all'opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale e perciò comprimibile: a partire dal costo della politica e dell'apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili).
La sinistra ha messo il paese in ginocchio. Ma grazie alle nostre sette grandi missioni possiamo finalmente esclamare: